La sabbia, il sudore e la televisione

Fa caldo e d’estate, sulla sabbia, quando si sta al sole o sotto l’ombrellone oppure in riva al mare, è anche piacevole. I nostri costumi sono pensati per essere guardati, per raccontare delle favole e poco importa se sono pesanti e se sono caldi o sono freddi: la favola non conosce la temperatura esterna; la favola non ha tempo, nemmeno quello metereologico. 

Sulla sabbia ad Alba Adriatica


E così ci si trova sotto il sole, sulla spiaggia, con i trampoli che affondano nella sabbia rovente con il fuoco in mano a muoverci come forsennati per un pubblico che ancora non c’è. 

Il pubblico ti da’ energia e annulla le tue fatiche. Forse il nostro è narcisismo, forse è voglia di raccontare favole fantastiche. In quel sabato caldo, però, il pubblico c’era; era fatto di bagnanti entusiasti e uomini della troupe con le telecamere.

Il fuoco delle spade sotto il calore del sole

Il vero pubblico, quello televisivo, ci avrebbe visti solo in seguito.

​​
Ci dispiace solo che i telespettatori non potranno sentire il calore del sole, il profumo del mare ne’ vedere dal vivo le fiamme delle nostre spade.

Il teatro e il pattino, anche la sabbia può essere il nostro palcoscenico


Un ringraziamento ad Alba Adriatica e alla nostra fotografa che ha abbandonato il suo ombrellone e la sua sdraio e ha vissuto con noi questi momenti, affondando nella stessa sabbia. Grazie anche alla troupe di rete 4 e a Ricette all’italiana.

Pubblicato il giugno 11, 2017 su teatro. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

Lascia un commento