trampoli o stivale
E’ vero, siamo una compagnia di attori su trampoli poi, se ci volete chiamare trampolieri come i pennuti lacustri o trampolisti, fate pure. Usiamo i trampoli per elevarci; essi sono il nostro palcoscenico, un palcoscenico di legno di ramino.
Dal canto loro gli attori che rimangono con i piedi per terra, o rimarranno scalzi o avranno una calzature adatta al loro ruolo.
Purtroppo, nell’affollato e variegato mondo rievocativo è invalsa la convinzione che improbabili stivali anfibi possano essere spacciati per calzari appartenuti ad una moda di una mai meglio precisata “epoca medievale” oppure che sia compito di qualunque costume con gonne ampie e lunghe celare cialtronesche infradito di gomma o addirittura comode scarpe da ginnastica; ovviamente esistono al di là e al di sopra di queste grossolane mascherate, anche eventi rievocativi raffinati fedeli ed apprezzabili sotto ogni aspetto però, purtroppo, le cialtronerie, per quanto minoritarie, sono talmente avvilenti da risultare indimenticabili.
La nostra attenzione per le calzature, l’idea e il progressivo studio che ci hanno condotti allo schizzo dello stivale destinato alla costumerai dei mangiafuoco di Promendade Baroque, nasce anche dall’oltraggio che spesso abbiamo visto sfilare alle estremità inferiori di attori e figuranti,
Tale schizzo ha potuto trovare magnifica realizzazione grazie all’esistenza copiosa nella terra in cui viviamo di grand maestri artigiani che, dalle nostre parti, sono stati capaci di evolvere il concetto di calzatura in oggetti di grande bellezza e di elevatissima qualità.
Pubblicato il giugno 10, 2013 su teatro. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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